E-fattura: per il condominio nessun canale telematico registrabile

Autore: Pasquale Pirone

Domanda – Si chiede di sapere se un condominio può registrare al SdI un indirizzo telematico (PEC o codice destinatario) e generare il QR Code, per quanto riguarda la ricezione delle fatture relative alle prestazioni di servizi ricevute (manutenzione ascensore, pulizia condominiale, ecc.). Risposta – Il 1° gennaio è entrato in vigore l’obbligo di emissione di fattura elettronica per tutte le operazioni IVA. I condomini, al pari dei consumatori finali, sono soggetti NON dotati di partita IVA e, quindi, non emettono fattura ma possono esserne destinatari. Sono esonerati dall’emissione della fattura in formato digitale (salvo che si tratti di operazioni compiute verso la PA) coloro che operano in regime di vantaggio o regime forfettario; i piccoli agricoltori; gli operatori sanitari (per le operazioni i cui dati sono comunicati al sistema TS); le associazioni sportive senza scopo di lucro che hanno esercitato l’opzione di cui agli articoli 1 e 2 della Legge n. 398/1991 e che nel periodo d’imposta precedente hanno conseguito proventi per un importo superiore a 65.000 euro. I menzionati soggetti possono ovviamente essere destinatari di una fattura elettronica. Essi dovranno, quindi, comunicare al fornitore il codice destinatario o la PEC su cui ricevere la fattura. Tuttavia, come si evince anche dalla guida predisposta sull’argomento dall’Agenzia delle Entrate, nel caso in cui il cliente non comunichi alcun indirizzo telematico oppure è un consumatore finale ovvero un soggetto esonerato (regime forfettario, ecc.) per il fornitore sarà sufficiente compilare solo il campo “Codice Destinatario” con il valore “0000000” ma dovrà rilasciare al suo cliente una copia su carta (o inviarla per email) della fattura inviata al SdI comunicandogli anche che potrà consultare e scaricare l’originale della fattura elettronica nella sua area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate. Tale disposizione si rende applicabile anche per il condominio il quale è, infatti, da considerarsi come consumatore finale (quindi, soggetto non dotato di partita IVA). Ad ogni modo, per rendere più sicuro il passaggio all’e-fattura è stato previsto che tutti gli operatori titolari di partita Iva possono registrare preventivamente presso il SdI l’indirizzo telematico dove desiderano ricevere di default tutte le loro fatture e generare e portare con sé un codice bidimensionale (QRCode) contenente il numero di partita IVA, tutti i dati anagrafici e l’indirizzo telematico di default comunicato preventivamente al SdI.

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